PEDIATRIC SIMULATION GAMES
Intervista a Monika Kleinman, del Boston Children’s Hospital, giudice del Pediatric Simulation Games
“Ragazzi straordinari, pieni di talento”
Pediatric Simulation Games 2018: quali sono le novità di quest’anno?
“Speriamo che ci siano più opportunità per ogni team vista l’impostazione della competizione, completamente rinnovata e non più basata sull’impostazione diretta”.
Qual è a suo avviso la fase più cruciale di ogni gara?
“Dell’intera gara, la parte più importante a mio giudizio è quella di “debriefing”, perché è quella in cui i ragazzi riflettono maggiormente sulla qualità della loro performance”.
Quali sono i punti di forza di questi ragazzi?
“Sono squadre composte da ragazzi e ragazze davvero straordinari, pieni di entusiasmo e preparazione.
Sono qui per competere ma anche per essere i migliori. Non immaginavo di trovare degli specializzandi così preparati e competenti”.
Quali sono stati, l’anno scorso, i punti deboli dell’evento?
“Beh direi… il caldo! (ride), e poi il fatto che gli esperti e i ragazzi non parlino la stessa lingua.
Ripeto: sono rimasta davvero sorpresa dal grande talento di questi ragazzi e mi piacerebbe moltissimo parlare la loro stessa lingua per stabilire un contatto ancora più approfondito con loro a livello di formazione”.