PEDIATRIC SIMULATION GAMES 2023

 

I vincitori del San Raffaele di Milano:

“Un gruppo fondato

su preparazione e fiducia”

 

I giovani pediatri trionfatori del Pediatric si confessano tra gioia e sorpresa:

“Ma è un’esperienza che sarebbe bello ripetere”

di Eleonora Panseri


1 Ottobre 2023

 

Come vi siete sentiti quando hanno annunciato che eravate voi i vincitori dei Pediatric? Vi aspettavate di poter vincere?

Tra le tante emozioni provate, la sorpresa e la gioia hanno sicuramente prevalso. Quando abbiamo iniziato a prepararci non puntavamo di certo alla vittoria e non pensavamo neanche di poter vincere, essendo la prima volta che la nostra scuola partecipava ai giochi. Volevamo solo metterci in gioco e migliorarci.

 

Come siete stati accolti al vostro “ritorno a casa”?

Siamo stati accolti da tutti i nostri colleghi, felicissimi di questo traguardo, e abbiamo fatto un piccolo festeggiamento anche con i nostri professori.

 

Quale pensate sia stato il vostro punto forte come squadra?

Il conoscere ognuno il proprio ruolo, fidandosi gli uni degli altri. Il merito è stato di una preparazione meticolosa che comunque abbiamo ottenuto sfruttando i vari ritagli di tempo, tra i tanti impegni lavorativi, cercando però di essere tutti sempre presenti. Ringraziamenti particolari vanno poi alle professioniste che ci hanno supportato nelle fasi finali, l’anestesista Calvi e la neonatologa Rovelli, e alla nostra coach Matilde che fino all’ultimo ci ha spronato. Tutto questo, col senno di poi, è stato forse il segreto del successo.

 

 

 

Cosa vi portate da questa esperienza, sia personalmente che professionalmente?

Quello che ci portiamo a casa da questa esperienza è, innanzitutto, la dimostrazione che l’impegno e la costanza portano sempre lontano, anche dove non immagineremmo. Inoltre, abbiamo formato un gruppo bellissimo, di amici e colleghi. Ci siamo preparati nel corso di mesi, confrontandoci su mille dubbi. Esercitarci e competere fianco a fianco ci ha fatto capire che il gioco di squadra non è solo un gioco, ma qualcosa di indispensabile per quello che sarà il lavoro della nostra vita, il pediatra.

 

Consiglierete agli specializzandi più giovani di partecipare alla prossima edizione? Perché? Vi occuperete voi di prepararli al meglio?

Uno dei primi pensieri dopo la vittoria che abbiamo condiviso tra noi è stato proprio la necessità di continuare la tradizione dei Pediatric Simulation Games nella nostra scuola. 

Si tratta di un momento di formazione importante sia nelle fasi di preparazione che durante tutto il periodo dei giochi, avendo anche la possibilità di avere un confronto diretto con professionisti eccelsi che vengono da Oltreoceano appositamente per incontrare noi specializzandi in Pediatria. 

Sicuramente l’aver partecipato e l’aver compreso anche ciò in cui possiamo migliorarci, ci darà modo di aiutare i nostri colleghi che prenderanno “il testimone” con suggerimenti utili ma soprattutto cercando di far capire davvero lo spirito di questi giochi: sfruttare ogni minuto per imparare il più possibile.

 

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