PEDIATRIC SIMULATION GAMES INTERNAZIONALE 2024

 

“Non avremmo mai creduto di poter essere noi i vincitori, sembrava impossibile!”

“Il nostro obiettivo non era la competizione, quanto l’imparare…e di trasformare il nostro manichino in un bambino vero”

 

25 Settembre 2024


di Evelyn Novello

 

Padova: Primo Premio PSG 2024

PADOVA: Primo premio PSG 2024

 

Caposquadra
Alessandra Alfisi

Squadra
Denis Doni
Serena Vigezzi
Giulia Minca
Rachele Spagnol
Davide Visentin
Caterina Rizzardi
Camilla Sembenini

Coach
Francesco Martinolli

 

VAI ALLA PAGINA DELLA SQUADRA: Foto e video durante i PSG

 

 

A quasi tre settimana dal termine dei PSG, come vi sentite? Come avete vissuto i giorni successivi?

Non ci crediamo ancora, non ce lo aspettavamo assolutamente. Siamo davvero felici perché è stata un’esperienza unica.
Siamo ancora un po’ sulle nuvole. Al rientro a Padova, abbiamo rivisto i nostri tutor e abbiamo avuto con loro una lunga chiacchierata conclusiva, è stato un momento molto sentito ed emozionante.
I nostri colleghi ci hanno accolto con calore, così come la Prof.ssa Da Dalt e il Prof. Baraldi.
Siamo stati perfino dal Direttore Generale!

 

Quali sono stati il vostro primo pensiero e la vostra prima emozione dopo l’annuncio dei vincitori?

Non avremmo mai creduto di poter essere noi i vincitori, sembrava impossibile. Pelle d’oca, risate e lacrime di gioia sono state le prime sensazioni a caldo.

 

In cosa è consistita la vostra preparazione in vista delle gare?

Abbiamo iniziato ad allenarci da Febbraio, circa. I nostri allenamenti avevano una cadenza settimanale, al giovedì, principalmente vertevano su simulazioni di scenari, come quelli di Latina. Poi a casa ognuno individualmente ha provveduto a ripassare più volte il PALS, con qualche incontro di ripasso in comune.

 

La vostra squadra e la performance durante le gare: di cosa andate particolarmente fieri?

Ciò di cui andiamo fieri è sicuramente l’ottimo rapporto di amicizia che abbiamo costruito e rafforzato durante questi mesi, la fiducia e rispetto degli uni per gli altri.
Forse sono stati anche questi elementi che ci hanno portati avanti fino alla fine.

Non avevamo ruoli fissi nel gioco (ad esempio, chi alle vie aeree, chi al monitor, chi alle compressioni, ndr). Ognuno di noi si è allenato in tutti i ruoli e ogni giorno estravamo a sorte per capire chi dovesse occuparsi di cosa. Questo ci ha messo tutti sullo stesso piano e ci ha aiutato molto.

Abbiamo collaborato tutti allo stesso modo, abbiamo rivestito tutti i ruoli della squadra per i primi mesi fino a decidere quale si addicesse di più alla nostra indole e carattere, ma sempre assicurandoci di essere d’accordo e di non provocare scontenti.

Uno dei nostri punti di forza è stato che sin dall’inizio il nostro obiettivo non era la competizione quanto l’imparare a fare ciò che simulavamo nella vita reale e nel lavoro di tutti i giorni, di trasformare il nostro manichino in un bambino vero. Da qui la scelta di Pinocchio come tema del nostro video.

 

Questa è stata per voi la prima esperienza ai PSG, ma la vostra Università partecipa da tempo.

Sì, sarà almeno 5 anni, ma è la prima volta che vinciamo. Porteremo sicuramente avanti la tradizione e aiuteremo i partecipanti dei prossimi anni nella preparazione dell’evento. Così come i ragazzi che sono già stati qui hanno aiutato noi.

 

Cosa avete apprezzato di più e cosa di meno dei PSG?

Ciò che ricorderemo con più affetto è stata la possibilità di fare gruppo con gli altri partecipanti, scambiarci opinioni ma anche ansie. Il caldo sicuramente è stata la cosa che, invece, abbiamo patito di più (ride, ndr).

 

C’è qualcuno che vorreste ringraziare?

Sicuramente i nostri tutor Francesco, Valentina e Luca, per il tempo e la pazienza che ci hanno dedicato; la Fondazione Salus Pueri e la Prof.ssa Da Dalt, sua presidente e da sempre promotrice di tutto ciò che riguarda la crescita degli specializzandi; il Prof. Baraldi, in quanto Direttore della Scuola di Specialità e l’Università degli Studi di Padova; il personale del Pronto Soccorso Pediatrico e della Terapia Intensiva Pediatrica, per averci mostrato ogni giorno quello che abbiamo cercato di mettere in pratica; i nostri colleghi per averci permesso di frequentare gli allenamenti con serenità; le nostre famiglie, per il supporto che da sempre ci garantiscono.
Infine, ma non per importanza, il Prof Lubrano, per questo bellissimo evento che ogni anno organizza e per averci permesso di poterne far parte quest’anno.

 

Tre parole per descrivere questa esperienza.

Adrenalinica, emozionante, divertente

 

Rifareste tutto esattamente come l’avete fatto?

Sì, uguale identico.

 

Complimenti ancora per la vittoria ragazzi!

 

 

 

 

Premi e riconoscimenti PSG 2024
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