PEDIATRIC SIMULATION GAMES INTERNAZIONALE 2022
INTERVISTA AI VINCITORI DEI PSG 2022:
Il team dell’Università degli studi di Verona
“Per noi non si è trattata di una competizione,
ma di una gran bella avventura”
di Jessica Maglione
Cosa avete provato quando vi hanno proclamato vincitori?
All’annuncio della squadra vincitrice siamo stati travolti da una gioia incontenibile. Abbiamo affrontato ogni scenario con intensità e determinazione, con la voglia di metterci alla prova e vivere appieno quest’esperienza di formazione e confronto. Per noi non si è trattato di una competizione ma di una gran bella avventura, complice il clima di amicizia e stima da subito instauratosi con i ragazzi stranieri del nostro girone (Francia, Spagna, Portogallo e Lettonia).
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza i nostri coach, la dott.ssa Spaggiari e il dott. Silvagni, che non smetteremo mai di ringraziare per essersi dedicati con passione insieme a noi a questo progetto.
Vi aspettavate di raggiungere la finale?
La finale è stata un sogno. Siamo una squadra giovane, alla nostra prima esperienza ai Giochi e all’inizio la finale non era sicuramente nei nostri piani. Superata la fase gironi improvvisamente abbiamo realizzato di avere una chance e da quel momento abbiamo pensato solo a divertirci e fare il nostro meglio, che ormai un piccolo successo l’avevamo raggiunto. E’ stato bellissimo.
Come si è svolta la finale? Quale caso vi è stato assegnato?
In finale abbiamo sfidato il team di Milano Policlinico Mangiagalli, dopo aver incontrato Barcelona Terrassa in semifinale e Bologna ai quarti. La finale ha previsto il riconoscimento e la gestione di un’aritmia cardiaca complicatasi in arresto cardiaco che ha necessitato di rianimazione. Si è trattato di uno scenario adrenalinico, che abbiamo affrontato con grinta e coesione. Il caso clinico è stato lo stesso per entrambe le squadre. Considerato il carattere internazionale dell’evento, gli scenari si sono svolti in lingua inglese.
Come vi siete preparati ai PSG 22 e cosa pensate abbia decretato il vostro successo?
Ci siamo preparati innanzitutto leggendo il PALS, leggendo le nuove linee guida che sono uscite. Ci eravamo già preparati prima con quello dell’anno scorso perché purtroppo l’edizione nuova ci è arrivata un po’ tardi e circa una volta a settimana abbiamo iniziato a simulare. Il momento in cui abbiamo appreso di più però è stato quando ci hanno guidato i nostri coach: Stefania Spaggiari e Davide Silvagni.
Qual è stato lo scenario più difficile che avete riscontrato e perché?
Shock cardiogeno perché i segni non sono stati chiari alla prima valutazione. È stata necessaria una seconda valutazione ed è stato necessario l’intervento di più specialisti per dare effettivamente un’etichetta allo scenario. Una volta capito dove parare è andata! Non l’abbiamo completato come altri, ma abbiamo capito qual era la direzione da prendere.
Qual è stata la cosa che avete apprezzato di più di questa esperienza?
Il fatto di essere con squadre internazionali, è stata una boccata di aria fresca e ci ha arricchito tantissimo. Anche perché noi abbiamo avuto la possibilità di vedere principalmente loro dato che abbiamo sfidato solo Bologna e Milano Policlinico Manigalli in finale. A tal proposito, ci teniamo a ringraziare le squadre che erano nel nostro girone: Barcellona Terrassa , Limoges, Riga, Autonoma Barcelona, c’è stato un bellissimo fair play. Ai quarti eravamo pronti a tifare il team di Barcellona Terrassa nel caso fossero passati loro.
Chiedete la copia della coppa?
Si assolutamente, per orgoglio!
Consiglierete questa esperienza ai futuri specializzandi del vostro ateneo?
Si! Adesso il nostro obiettivo è incrementare il team, coinvolgere di più gli specializzandi perché ci siamo trovati benissimo!
Ragazzi fate i Simulation Games!
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LA SQUADRA:
Caposquadra
Vittoria Berveglieri
Squadra
Marta Arrigoni
Giulia Biancalani
Anna Carlotta Milocchi
Andrea Gastaldi
Barbara Cristiani
Valentina Folgheraiter
Chiara Pavan
Coach
Stefania Spaggiari
Davide Silvagni
