IN PREPARAZIONE AL PEDIATRIC SIMULATION GAMES
Intervista alla squadra dell’Università di Genova
Intervista alla squadra dell'Università di Genova

 

“Imparare giocando è un po’ come tornare bambini”

 

E’ passato un anno dalla prima edizione del Pediatric Simulation Games: cosa vi ha lasciato questa esperienza?

“La nostra nuova squadra è composta quasi per intero da specializzandi che non avevano partecipato alla precedente esperienza. Ma per i veterani del gruppo l’avventura di Roma ha lasciato una grande carica, voglia di imparare e voglia di giocare. Di imparare giocando, insomma. Un po’ come tornare bambini”.

 

Come sono stati allenati gli specializzandi? 

“Ovviamente hanno tutti completato il corso PALS. In seguito sono stati effettuati allenamenti settimanali di fronte a un manichino, simulando i casi più classici, mentre in piccoli gruppi, sulla base degli impegni degli specializzandi, abbiamo ripetuto alcuni argomenti teorici.

Avvicinandoci alla data delle gare abbiamo iniziato anche a effettuare simulazioni più intensive, in autonomia, ripetendo il ragionamento PALS di fronte a un povero peluche-koala (nessun animale è stato maltrattato)”.

 

Sono state apportate delle modifiche alle modalità di preparazione?

“Lo scorso anno non avevamo avuto modo di allenarci in maniera così organizzata come quest’anno (avremmo fatto non più di un paio di incontri davanti a un manichino) ma, in tutta onestà, soprattutto per la difficoltà che troviamo nel conciliare l’attività clinica e lavorativa con la simulazione, anche questa seconda occasione non è stata sfruttata a pieno”.

 

Potreste raccontarci qualche aneddoto relativo alla fase di preparazione? 

“Abbiamo già parlato del koala che ci ha fatto da manichino? “.

 

Che cosa ha significato e significa per voi partecipare a una competizione del genere?

“Per prima cosa è divertente: anche se può suonare strano parlare di divertimento di fronte alla simulazione, ma per chi come noi studia medicina con piacere queste occasioni sono davvero preziose.

Inoltre è un’opportunità per stare insieme e imparare a gestire l’emergenza. Infine partecipare con tutta Italia è una splendida occasione di scambio e incrocio di esperienze”.

 

Come definireste la vostra squadra e quali sono i vostri punti di forza?

“La simpatia. Noi puntiamo solo sulla simpatia”.

………

LA SQUADRA:

Massimiliano Leoni
Anthea Mariani
Laura Vivalda
Marta Marin
Marta Bustaffa
Alessandra Maggioni
Elisabetta Godano
Erica Ricci
Chiara Andreato

 


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