IN PREPARAZIONE AL PEDIATRIC SIMULATION GAMES
Intervista alla squadra dell’Università di Perugia
“Partecipare significa guardare negli occhi i propri limiti e le proprie paure”
E’ passato un anno dalla prima edizione del Pediatric Simulation Games: cosa vi ha lasciato questa esperienza?
“La voglia di crescere e fare di un’esperienza giocosa quanto competitiva una palestra di allenamento alle urgenze è l’ingrediente che la prima edizione delle Olimpiadi ha lasciato ai suoi partecipanti. Trasmessa a noi”.
Come sono stati allenati gli specializzandi?
“Noi specializzandi ci siamo allenati al massimo delle nostre possibilità. Abbiamo sfruttato le competenze di coach preparati e abbiamo avuto l’opportunità di sostenere il corso PALS. Inoltre, Perugia è dotata di un Centro di Simulazione Medica Avanzata che si è rivelato essenziale per i nostri allenamenti”.
Sono state apportate delle modifiche alle modalità di preparazione?
“Le modalità di preparazione ai giochi sono in continuo rodaggio. Dallo scorso anno sono state apportate modifiche essenziali come la partecipazione dei suoi concorrenti al corso PALS. L’esperienza di quest’anno ci consentirà di sperimentare sul luogo la loro efficacia e ci arricchirà di nuovi spunti di crescita”.
Potreste raccontarci qualche aneddoto relativo alla fase di preparazione?
“Di aneddoti ce ne sono tanti e… di tutti i colori!! Come quando ci siamo trovati ad allenarci non in una stanza di ospedale né tanto meno nelle aule del CSMA, bensì…in un ristorantino chic mentre i suoi camerieri ci servivano del buon vino! Il nostro affiatamento nel goderci il momento ed esclamare frasi come “comprimi forte, comprimi veloce” ci ha fatto guadagnare il loro sorriso divertito e… un ottimo aperitivo!“.
Che cosa ha significato e significa per voi partecipare a una competizione del genere?
“Partecipare a una simile competizione significa mettersi in gioco. Guardare negli occhi i propri limiti e le proprie paure, assumere ruoli, esporsi ai rischi del caso, affrontare le simulazioni con la serietà necessaria a un contesto di emergenza e… affrontarli!”.
Come definireste la vostra squadra e quali sono i vostri punti di forza?
“La nostra squadra è… un caleidoscopio. Di talenti, di personalità, volontà diverse che si trovano a perseguire lo stesso obiettivo formativo. Al sapore, un po’ dolceamaro, della competizione”.
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LA SQUADRA:
Ilaria Bizzarri
Alessandra Pacitto
Ilaria Polinori
Lorenzo Di Genova
Giorgia Tascini
Lucia Lanciotti
Chiara Isidori
Alberto Leonardi
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