IN PREPARAZIONE AL PEDIATRIC SIMULATION GAMES INTERNAZIONALE 2019

Intervista alla squadra di Verona

Intervista alla squadra di Verona 2019

“Siamo una squadra di autodidatti,

ci ritagliamo il tempo al di fuori dell’orario di lavoro”

Intervista alla squadra di Verona 2019 prima del Pediatric Internazionale

di Lucrezia Clemente

 

 

I Pediatric Simulation Games arrivano alla terza edizione che diventa anche internazionale. A quante edizioni avete preso parte e perché avete deciso di iscrivervi anche quest’anno?

“Come Scuola abbiamo partecipato a tutte le edizioni precedenti ma il gruppo di quest’anno si presenta per la prima volta. Crediamo sia un’opportunità didattica e di divertimento unica nel panorama delle Scuole di specializzazione. Come mancare?”.

 

Secondo voi fino ad ora i Pediatric Simulation Games cosa sono stati? Un’occasione di apprendimento? Una competizione? O che altro?

“Una grande occasione di apprendimento e di socializzazione. La competizione non guasta, ma riflettere sulle proprie prestazioni arricchisce di molto l’esperienza”.

 

Rispetto agli anni scorsi, quali difficoltà vi aspettate di incontrare? Cosa avete imparato che non rifareste? E su quali aspetti avete impostato la preparazione per migliorare la vostra performance?

“Non possiamo fare un confronto con gli anni passati essendo la nostra prima partecipazione. Il nostro obiettivo è acquisire la fluidità nell’esecuzione degli algoritmi e la conoscenza dei ruoli. Speriamo bene!”.

 

Qual è il vostro metodo di allenamento e come è cambiato nel tempo?

“Ci siamo esercitati con casi simulati presi dal web ‘a tempesta’”.

 

Potreste raccontarci qualche aneddoto relativo alla fase di preparazione? 

“Spesso è capitata una sovrapposizione di team leader in corso di simulazione”.

 

Questa è la prima edizione dei Pediatric Games a livello internazionale. Ci saranno squadre francesi, spagnole, algerine e lettoni in competizione con quelle italiane. Per la vostra esperienza di rapporti con altre Scuole di Pediatria d’urgenza, cosa vi aspettate?

“Ci aspettiamo che si creino scambi di esperienze ancora più ampie di quelle che potevano nascere con i colleghi delle scuole italiane nelle precedenti edizioni, e magari contatti utili per esperienze formative all’estero”.

 

La partecipazione ai Pediatric Games ha avuto qualche effetto sul prosieguo del vostro corso di studi, in qualche modo, ne è stato tenuto conto dai docenti?

“Siamo piuttosto autodidatti, ci ritagliamo il tempo al di fuori dell’orario di lavoro nei diversi servizi e reparti”.

 

Se doveste dare un “nickname” alla vostra squadra in base alle sue caratteristiche, quale scegliereste?

“Pochimabuoni!”.

 

LA SQUADRA

Ilaria Miccichè
Luigi Pipitone
Sarah Dal Ben
Vanessa Cecchin
Federica Caruso
Giulia Sattin
Alice Maguolo
Michela Capogna