IN PREPARAZIONE AL PEDIATRIC SIMULATION GAMES INTERNAZIONALE 2022

Intervista alla squadra di Firenze 

 

Intervista alla squadra di Firenze 2022

 

“Questa esperienza ti aiuta a lavorare in team e ti rende pronto a fronteggiare le situazioni di emergenza”

di Jessica Maglione

 

Cosa vi aspettate da questa edizione?

Da questa edizione ci aspettiamo l’entusiasmo di tornare a giocare in presenza, la voglia di mettersi in gioco e di confrontarsi con colleghi provenienti da tutta Italia.

 

Cosa provate a tornare in presenza ai Pediatric Simulation Games? 

Siamo entusiasti di poter tornare a giocare /simulare in presenza; dopo anni di pandemia avevamo tutti bisogno di “normalità”.

 

Qual è stato il vostro metodo di preparazione?

Abbiamo studiato le linee guida nazionali ed internazionali mettendole a confronto fra di loro. Dopo un’iniziale fase di selezione svoltasi principalmente su base motivazionale e secondo un criterio di anzianità, abbiamo eseguito delle simulazioni su manichino di scenari attinenti agli argomenti che saranno oggetto dei Giochi.

 

I colleghi che hanno partecipato alle scorse edizioni vi hanno dato qualche suggerimento?

Qualche? Tantissimi suggerimenti e consigli non solo su come gestire determinati scenari ma anche su come affrontare come team la simulazione. Sono stati essenziali in questi mesi.

 

Qual è la caratteristica peculiare del vostro team?

La capacità di ridistribuire i ruoli in caso di necessità facendo affidamento sulla conoscenza profonda degli altri membri del team e dei loro punti sia di forza sia di debolezza.

 

In che modo credete questa esperienza possa influenzare il vostro percorso di studi e professionale?

Questa esperienza ti aiuta a lavorare in team e ti rende pronto a fronteggiare le situazioni di emergenza che puoi trovare non solo nei ps ma anche nei reparti. E’ stata inoltre anche un’occasione per studiare i protocolli delle specifiche emergenze

 

Questa è la seconda edizione in veste internazionale. Quali pensate possano essere i punti di forza nel confrontarsi con studenti provenienti da altre parti del mondo?

Crediamo che possa essere molto interessante la possibilità di potersi confrontare con specializzandi con un background culturale e formativo diverso. Questo incontro può infatti fornire spunti utili per migliorare sia il nostro lavoro di squadra che la gestione del paziente pediatrico critico, garantendo inoltre il raggiungimento di una maggiore consapevolezza dei nostri punti di forza

 

Se doveste descrivere il vostro team attraverso una canzone, quale sarebbe?

Se penso alla nostra squadra non posso non citare la canzone rivisitata che abbiamo usato per il nostro video (“me ne frego”). Ci siamo avventurati in questa esperienza per metterci in gioco, per imparare, per sfidare i nostri limiti, ma con la consapevolezza che “siamo qui, noi si, siamo un team”: l’importante era costruire una squadra dove ognuno potesse dare il suo 100%, studiando e riprovando ma senza prendersi però troppo sul serio! Da qui la canzone, da qui il video e da qui la voglia e lo spirito con cui insieme stiamo provando a svolgere questo percorso.

 

LA SQUADRA

Marta Ferrari
Susanna Morelli
Anna Madera
Alfonso Gallo
Franco Curci
Eleonora Fusco
Federica Barbati

Coach
Serena Salvadei