IN PREPARAZIONE AL PEDIATRIC SIMULATION GAMES INTERNAZIONALE 2019

Intervista alla squadra di Udine

Intervista alla squadra di Udine 2019

“Ci alleniamo sul campo tutti i giorni, notti comprese”

Intervista alla squadra di Udine 2019 prima del Pediatric Internazionale

di Lucrezia Clemente

 

 

I Pediatric Simulation Games arrivano alla terza edizione che diventa anche internazionale. A quante edizioni avete preso parte e perché avete deciso di iscrivervi anche quest’anno?

“La squadra di Udine ha preso parte alle due edizioni precedenti dei PSG, ma per alcuni di noi è la prima volta. Abbiamo deciso di iscriverci anche quest’anno perché abbiamo trovato l’ultima edizione molto formativa”.

 

Secondo voi fino ad ora i Pediatric Simulation Games cosa sono stati? Un’occasione di apprendimento? Una competizione? O che altro?

“Sono un’occasione per mettersi alla prova e confrontarsi con insegnanti e squadre di altissimo livello, oltre che un’opportunità per migliorare il nostro lavoro di squadra”.

 

Rispetto agli anni scorsi, quali difficoltà vi aspettate di incontrare? Cosa avete imparato che non rifareste? E su quali aspetti avete impostato la preparazione per migliorare la vostra performance?

“Ci aspettiamo di incontrare squadre molto più preparate rispetto alle scorse edizioni e manches con effetti speciali”.

 

Qual è il vostro metodo di allenamento e come è cambiato nel tempo?

“Per alcuni mesi abbiamo provato con la telepatia visto che eravamo dislocati in diverse parti d’Italia. Al momento ci alleniamo sul campo, fianco a fianco, tutti i giorni, notti comprese”.

 

Potreste raccontarci qualche aneddoto relativo alla fase di preparazione? 

“Ognuno coltiva la sua specialità: Teresa corre al Parco del Cormor, il nostro team leader, Davide, va di bolina sul lago di Cavazzo, Holly e Mila, alias Michele e Maria Elena, si allenano sui calci di rigore e servizi supersonici, Martina sta prendendo lezioni private da Messner e Margherita ha inaugurato la ciclovia AlpeAdria.

Giuseppe, la nostra arma segreta, l’unico serio, ha capito che non stiamo andando ai Giochi Senza Frontiere, per cui dorme sul PALS sperando di apprendere per osmosi”.

 

Questa è la prima edizione dei Pediatric Games a livello internazionale. Ci saranno squadre francesi, spagnole, algerine e lettoni in competizione con quelle italiane. Per la vostra esperienza di rapporti con altre Scuole di Pediatria d’urgenza, cosa vi aspettate?

“Un coro finale sulle notte di We are the world”.

 

La partecipazione ai Pediatric Games ha avuto qualche effetto sul prosieguo del vostro corso di studi, in qualche modo, ne è stato tenuto conto dai docenti?

“É stata un’ esperienza utilissima che ha modificato in meglio le nostre capacità sul campo, questo è stato apprezzato sicuramente dai nostri strutturati e dai docenti che ci sostengono e fanno il tifo per noi in questa avventura”.

 

Se doveste dare un “nickname” alla vostra squadra in base alle sue caratteristiche, quale scegliereste?

“I PediGonzales”.

 

LA SQUADRA

Davide Cucchiaro
Michele Patui
Giuseppe Patano
Margherita Bonanni
Maria Elena Ferrari
Teresa Lorenzon
Martina Pozzi Mucelli
Ilaria Liguoro